Manifesto dell'Originale Multiplo
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Con Originale Multiplo si designa un’opera d’arte che è, nello stesso tempo, un “originale” e un “multiplo”, vale a dire una sintesi tra due identità apparentemente contrapposte che trovano, in questo coso, una convergenza progettuata

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Per realizzare un Originale Multiplo l’artista parte da una matrice (come può essere la lastra che ha inciso per un’acquaforte) e durante la frase della stampa opera dalle variazioni dei colori, nella forma e nella materia, in modo da ottenere in ogni foglio un’opera differente dalla precedente.

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L’Originale Multiplo non è una tendenza o un gruppo estetico; è invece un metodo creativo che consente all’artista di ampliare le sue possibilità espressive, attraverso il rapporto con lo stampatore e l’utilizzo delle risorse tecnologiche della “stamperia”, creando opere che mantengono unità di senso e forma nel rapporto tra di esse come “prodotti” che hanno una maggior autonomia estetica e merceologica.

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Con l’Originale Multiplo si ha una rivalutazione dei processi artigianali e dei lunghi tempi di lavoro della “stamperia”, rispetto alla sfida tecnologica che la stampa industriale pone con il continuo miglioramento della qualità dei suoi prodotti. Infatti, ogni fase della stampa non può che essere totalmente manuale per ottenere la diversità, l’originalità e dunque l’assoluta unicità di quelle “merce estetica” che è l’Originale Multiplo.

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L’Originale Multiplo tiene conto dell’esigenza del collezionista che desidera acquistare un’opera unica di alta qualità ad un costo intermedio tra una grafica e un dipinto.

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L’immagine dell’Originale Multiplo coinvolge, infiene, gli artisti, non solo attraverso imprevedibili e inedite possibilità espressive, ma soprattutto con un continuo confronto di idee e di pratiche tese a valorizzare i principi di questo manifesto.

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Con Originale Multiplo si designa un’opera d’arte che è, nello stesso tempo, un “originale” e un “multiplo”, vale a dire una sintesi tra due identità apparentemente contrapposte che trovano, in questo coso, una convergenza progettuata

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L’Originale Multiplo non è una tendenza o un gruppo estetico; è invece un metodo creativo che consente all’artista di ampliare le sue possibilità espressive, attraverso il rapporto con lo stampatore e l’utilizzo delle risorse tecnologiche della “stamperia”, creando opere che mantengono unità di senso e forma nel rapporto tra di esse come “prodotti” che hanno una maggior autonomia estetica e merceologica.

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L’Originale Multiplo tiene conto dell’esigenza del collezionista che desidera acquistare un’opera unica di alta qualità ad un costo intermedio tra una grafica e un dipinto.

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Per realizzare un Originale Multiplo l’artista parte da una matrice (come può essere la lastra che ha inciso per un’acquaforte) e durante la frase della stampa opera dalle variazioni dei colori, nella forma e nella materia, in modo da ottenere in ogni foglio un’opera differente dalla precedente.

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Con l’Originale Multiplo si ha una rivalutazione dei processi artigianali e dei lunghi tempi di lavoro della “stamperia”, rispetto alla sfida tecnologica che la stampa industriale pone con il continuo miglioramento della qualità dei suoi prodotti. Infatti, ogni fase della stampa non può che essere totalmente manuale per ottenere la diversità, l’originalità e dunque l’assoluta unicità di quelle “merce estetica” che è l’Originale Multiplo.

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L’immagine dell’Originale Multiplo coinvolge, infiene, gli artisti, non solo attraverso imprevedibili e inedite possibilità espressive, ma soprattutto con un continuo confronto di idee e di pratiche tese a valorizzare i principi di questo manifesto.

L’Originale Multiplo può essere una soluzione estremamente interessante non solo dal punto di vista prettamente artistico-artigianale ma anche commerciale.
È in fondo la rivalutazione di certi sistemi di stampa troppo spesso sottovalutati ma che hanno sempre offerto, nel tempo, opere artistiche di grande qualità e valore.
La novità dell’Originale Multiplo, esaltando le qualità individuali dell’artista, apre il mercato verso ulteriori tipologie dell’opera d’arte ampliando la catena di relazioni e di scambi tra il gallerista e il nuovo collezionista sempre più attento alle possibilità delle espressioni artistiche attuali.
L’innovazione dell’Originale Multiplo non può che contribuire alla diffusione della cultura artistica, alla promozione e all’approfondimento del lavoro di tanti autori di cui talvolta si ignora completamente l’alta qualità dell’opera grafica.

GALLERISTA

Enzo Cannaviello

Gli argomenti proposti nel documento sull’Originale Multiplo mi sembrano di grande interesse soprattutto perché avvicinano l’impegno creativo dell’artista al momento della stampa, che è solitamente considerato un fatto meccanico.
Interessante è il processo di lavoro che si recupera e la volontà di perseguire una totalità della tiratura e dei suoi tempi di realizzazione. È come se si trattasse di un manoscritto (il testo base, la matrice) che l’artista continuamente corregge e manipola attraverso variazioni che diventano importanti nel processo di scrittura dell’immagine. Il concetto di variante del testo preliminare mi pare fondamentale, non solo nell’arte visiva, per comprendere tutte le possibilità inventive alla portata dell’autore.
Questo discorso dell’Originale Multiplo mostra ampi lati di ragionevolezza, soprattutto quando mira ad allargare la fruizione e la diffusione dell’arte attraverso un prodotto che congiunge l’intervento originale dell’artista con la riproducibilità del concetto di opera.

ARTISTA

Emilio Tadini

L’originale multiplo supera il concetto di unicità e irripetibilità dell’opera impedendo la sottrazione pubblica della stessa che si determina con l’acquisto. Ad un solo possessore si sostituiscono cento o più possessori e quindi una capacità praticamente infinita di fruizione dell’opera.

ARTISTA

Fernando De Filippi

L’arte, intesa come espressione singolare dell’artista in continua evoluzione, trova nell’Originale Multiplo una nuova creatività e libertà di espressione. In ogni riproduzione, in questo caso molteplice ma unica, si avverte la presenza dell’artista che di volta in volta inserisce nell’opera d’arte un nuovo tocco di originalità, frutto della sua personale fantasia che trova espressione su ogni singola stampa. Necessaria diventa quindi la stretta collaborazione tra l’artista e la stamperia, un ‘lavoro di squadra’ che si confronta e si perfeziona fino al raggiungimento del traguardo desiderato. Unendo alle capacità personali e professionali anche la creatività, la fantasia, la ricerca tecnologica e la voglia di svilupparsi, tutte doti che un artista coltiva nell’animo, si può ottenere già una parte del proprio successo, e non solo in campo artistico.
Questo nuovo metodo artistico-creativo potrebbe inoltre essere un maggior punto di controllo tra il pubblico e l’opera d’arte che, pur rimanendo un esemplare unico, da collezione, offre agli appassionati una ulteriore possibilità di approccio e di apprezzamento dell’opera stessa.

ARTISTA

Massimo Moratti

Mi sembra molto interessante l’idea dell’Originale Multiplo, anche perché incontra le esigenze del collezionismo in questo particolare momento di trasformazione del mercato; inoltre questo tipo di opera artistica è aderente all’attuale situazione del sistema comunicativo globale dell’arte. Tuttavia, va ricordato che questa idea era già stata affrontata da altri artisti nei decenni passati come ad esempio Foutrier che già negli anni Cinquanta aveva realizzato dei monotipi.
Nessuno però aveva elaborato un progetto così dettagliato e articolato come questo.

critico d'arte

Pierre Restany

Originale + Multiplo e Originale + Unico
Il concetto di ‘ORIGINALE MULTIPLO’ si presta a numerosi equivoci, come del resto avviene per tutto quanto concerne il grande e complesso mondo dell’incisione.… In effetti ‘ogni acquaforte’ può essere considerata un unicum dato che l’intervento dell’inchiostratura e morsura (più o meno cromatica) richiede un intervento manuale per ogni esemplare.
Per questa ragione occorre tener ben distinte le produzioni grafiche (serigrafie, litografie) riprodotte in maniera molto più interattiva e meccanica (per non parlare di quelle addirittura realizzate attraverso sistemi fotomeccanici) da quelle dove ‘successivi interventi’ da parte dell’artista (come dovrebbe sempre accadere, non lasciando all’esecutore materiale che la manipolazione estrinseca e non creativa) permettendo di considerare ogni ‘stato’ dell’incisione come originale.
In questo ultimo caso – ossia di vari stati uno diverso dall’altro – si avrà la presenza di un ‘originale multiplo’ solo quando di ogni esemplare si saranno ‘tirate’ più di una copia; mentre se ogni copia avrà subito interventi ‘non ripetibili’ (aggiunte di collages, p.es) avremo un ‘originale unico’ sovrapponibile all’unicità d’un dipinto o d’un disegno.

critico d'arte

Gillo Dorfles

Gli argomenti proposti nel documento sull’Originale Multiplo mi sembrano di grande interesse soprattutto perché avvicinano l’impegno creativo dell’artista al momento della stampa, che è solitamente considerato un fatto meccanico.
Interessante è il processo di lavoro che si recupera e la volontà di perseguire una totalità della tiratura e dei suoi tempi di realizzazione. È come se si trattasse di un manoscritto (il testo base, la matrice) che l’artista continuamente corregge e manipola attraverso variazioni che diventano importanti nel processo di scrittura dell’immagine. Il concetto di variante del testo preliminare mi pare fondamentale, non solo nell’arte visiva, per comprendere tutte le possibilità inventive alla portata dell’autore.
Questo discorso dell’Originale Multiplo mostra ampi lati di ragionevolezza, soprattutto quando mira ad allargare la fruizione e la diffusione dell’arte attraverso un prodotto che congiunge l’intervento originale dell’artista con la riproducibilità del concetto di opera.

ARTISTA

Mimmo Rotella

L’originale Multiplo è una buona idea anche se non nuovissima. Credo ad ogni modo che sia adatta a questo particolare momento della storia dell’arte figurativa italiana. C’è qualche analogia con il lavoro del regista e dello scrittore: essi lavorano di solito su due o tre idee che ripropongono a seconda dei periodi e degli stati d’animo.

ARTISTA

Mario Soldati

Interventi

Interventi presenti nel MANIFESTO dell’ORIGINALE MULTIPLO – 1996

Claudio Cerritelli

Enzo Cannaviello

Mario Cresci

Fernando De Filippi

Lucio Del Pezzo

Gillo Dorfles

Pierre Restany

Mimmo Rotella

Luciano Ligabue

Emilio Tadini

Tommaso Trini

Luigi Veronesi

Renato Volpini

Patrizia Barassi

Enrico Costieri

Francesco Di Re

Giampaolo Fabris

Laura Fedele

Corrado Mantoni

Sophie Marceau

Milva

Massimo Moratti

Paola Pezzo

Bruno Pizzul

Mario Soldati

Ugo Volli

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