Biografia di Marco Lodola

Marco Lodola (Dorno, 4 aprile 1955) è un artista italiano. Frequenta l’accademia di Belle Arti a Firenze e a Milano. Argomento della tesi di Lodola, e successivamente punto di riferimento per il suo operato artistico sono i Fauves e Matisse. All’inizio degli anni ’80 e insieme ad altri artisti che si riuniscono intorno alla Galleria di Luciano Inga Pin a Milano, Marco Lodola dà vita al movimento artistico che prende il nome di Nuovo Futurismo, di cui Renato Barilli è il principale teorico.  Questa nuova corrente artistica, di cui fanno parte altri artisti italiani come Dario Brevi, si ispira e ripropone L’Avanguardia Storica basandosi sul concetto cardine dell’esaltazione della modernità, rielaborandola in nuovi canoni e con una spinta prorompente e onnipresente verso le nuove forme d’arte.

Lodola affianca l’arte visiva ad altre discipline: letteratura, musica, cinema, design. Si avvicina presto all’uso di materiali plastici che sagoma e colora con una tecnica personale attraverso l’uso di tinte acriliche. Più tardi la sua ricerca lo porta a cercare di inserire fisicamente la luce nei suoi lavori: nascono le sculture luminose, statue in plexiglas illuminate internamente con tubi luminosi, che caratterizzeranno tutta la produzione artistica.

In seguito, Lodola torna alla pittura ad olio, riproducendo su tela le proprie sculture, spesso a dimensione naturale: il tema più ripreso è quello della danza e delle ballerine, della Vespa e delle pin up, in stile retrò. Molto diffuse sono anche le opere realizzate con la tecnica degli smalti su tela, mentre più rare le opere con smalti su specchio ed a pennarello su carta.

Dal 1983 Lodola espone in Italia e all’estero, tra cui a Milano, Roma, Bologna, Firenze, Lione, Barcellona, Vienna, Madrid, Parigi e Amsterdam.

Ha esposto al Padiglione Italia della 53ª Biennale di Venezia un’installazione luminosa, e partecipa alla 54ª Biennale di Venezia con il progetto a cura di Vittorio Sgarbi “Cà Lodola”, e alla triennale di Milano, nel 2009.

Le sue opere sono presenti in vari musei, e ha realizzato scenografie per film, trasmissioni, concerti ed eventi. In particolare, è stato attivo nella moda e nel teatro, ha creato un manifesto per le olimpiadi invernali di Torino 2006 e per la facciata dell’Ariston per il festival di Sanremo 2008.

Ha realizzato opere a scopo commerciale, benefico e meramente artistico. Da sempre Lodola ha una grande passione per la musica, tanto che in diverse occasioni ha affermato che il suo grande sogno sarebbe stato quello di diventare un musicista, questa sua passione rimane presente però nelle sue opere. Ha collaborato in campo musicale con gli 883 e Max Pezzali (realizzando la copertina dell’album Gli Anni), i Timoria e Omar Pedrini, Ron e Gianluca Grignani. Nel 2009 ha allestito a Milano, in collaborazione con il comune, in piazza del Duomo, il Rock’n’Music Planet con venticinque sculture che rappresentano altrettante personalità della musica contemporanea. Si è occupato inoltre della scenografia della settima edizione di X Factor, e per il film Ti presento un amico di Carlo Vanzina e ha realizzato una scultura per il gruppo Hotel Hilton. E con diverse aziende, tra cui: Watch, Ducati, Coca Cola, Titan, Grafoplast, Harley Davidson, Riva, il marchio di caffè Illy che lo ha voluto tra i disegnatori scelti per dare vita alla collana “Tazzine d’autore“. Ancora Seat, Dash, Fabbri, Carlsberg, Nonino, e nella moda Valentino, Coveri e Vivienne Westwood che ha voluto le sue opere come scenografia per le sue sfilate alla Milano Fashion Week 2011. Coloratissimi e suggestivi sono gli allestimenti di facciate in cui Lodola si cimenta con successo come, per esempio, gli interventi su Ca’ d’Oro a Venezia durante la Biennale del 2011. Nel luglio 2016 allestisce la scenografia per Il teatro del silenzio di Andrea Bocelli, nelle colline di Lajatico. Nell’ambito teatrale collabora con l’Opera Lirica Tosca di Puccini e con il Teatro Massimo di Palermo realizzando opere in perpex e neon dal vivace cromatismo. Nei primi mesi del 2018, Marco Lodola ha, inoltre, effettuato diverse installazioni a LED lungo Corso Matteotti di Pontedera; queste opere culminano con altre opere al PALP di Pontedera. Tra il 2017 e il 2019 risulta particolarmente attivo nella città di Alessandria, dove realizza delle opere per celebrare Giuseppe Borsalino, Napoleone Bonaparte e la battaglia di Marengo e Umberto Eco.  

27 giugno 2020 fino al 29 novembre 2020, porta al Mart (Rovereto TN) una monumentale scenografia luminosa: ballerini, animali mitologici e altre sfavillanti figure alte sino a tre metri circondano la fontana nella piazza che dà accesso al museo. L’allestimento riprende la circolarità degli spazi generando un carosello di luci ispirato alla visionarietà dell’arte circense.

L’opera di Marco Lodola guarda con complicità alle campiture piatte e accese di Fortunato Depero, così come all’immediatezza visiva dei linguaggi pubblicitari. Scevre da concettualismi, le sagome luminose di Lodola si rivolgono al grande pubblico della televisione, della musica leggera, del cinema, confrontandosi con l’immaginario della comunicazione di massa. Nel cuore dell’architettura del Mart le sue figure si presentano come iconiche apparizioni notturne.

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