Biografia di Ugo Nespolo

Ugo Nespolo (Mosso, -Biella- 29 agosto 1941) è un pittore e pubblicitario italiano.

Dopo il diploma, all’Accademia Albertina di Belle Arti di Torino, si è laureato in Lettere moderne, per poi esordire nel panorama artistico italiano negli anni Sessanta, proponendo una particolare forma di contaminazione tra Pop Art, arte concettuale e arte povera. Mai legata in maniera assoluta ad un filone, la sua produzione si caratterizza subito per un’accentuata impronta ironica, trasgressiva, per un personale senso del divertimento che rappresenterà sempre una sorta di marchio di fabbrica

Nel decennio seguente continua una produzione fuori dagli schemi, ironica e ispirata alle illustrazioni per bambini, che si presta anche alla “tela cinematografica“. Si appropria inoltre di un secondo mezzo di espressione, il cinema: in particolare quello sperimentale, d’artista. Gli attori sono artisti amici, da Lucio Fontana a Enrico Baj, a Michelangelo Pistoletto. Ai suoi film hanno dedicato ampie rassegne istituzioni culturali come il Centre Georges Pompidou di Parigi, il Philadelphia Museum of Modern Art, la Filmoteka Polska di Varsavia, la Galleria Civica d’Arte Moderna di Ferrara, il Museo Nazionale del Cinema di Torino, il Museo “Manege” di San Pietroburgo.

Gli anni Settanta rappresentano per Nespolo un passaggio fondamentale: vince il premio Bolaffi (1974), realizza il Museo (1975-’76), quadro di dieci metri di lunghezza che segna l’inizio di una vena mai esaurita di rilettura-scomposizione-reinvenzione dell’arte altrui. L’opera viene esposta per la prima volta nel 1976 al Museo Progressivo d’Arte Contemporanea di Livorno. Inizia anche la sperimentazione con tecniche (ricamo, intarsio) e materiali inconsueti (alabastro, ebano, madreperla, avorio, porcellana, argento). Nasce L’albero dei cappelli, poi prodotto in serie come elemento d’arredo.

Nel 1973, all’ospedale psichiatrico di Volterra, con l’aiuto dei degenti realizzò due opere: una piramide carica di disegni, pupazzi ed oggetti personali dei malati, e una gigantesca pillola di cartapesta, simboleggiante le cure farmacologiche che, in una sorta di gesto purificatorio che vuole denunciare l’abuso della terapia farmacologica e sensibilizzare la cittadinanza, venne bruciata in una piazza della città.

Gli anni Ottanta si concretizzarono in un “periodo americano“, coi i suoi quadri che rappresentavano oggetti e luoghi comuni delle città statunitensi. In questi anni si accumulano anche le esperienze nel settore dell’arte applicata: Nespolo è fedele al dettato delle avanguardie storiche di “portare l’arte nella vita” ed è convinto che l’artista contemporaneo debba varcare i confini dello specifico assegnato dai luoghi comuni tardoromantici. Collaborò con la Rai, per la quale realizza videosigle, e con agenzie pubblicitarie.

Nel decennio seguente ha affiancato alle sue numerose attività l’impegno nel teatro, realizzando scene e costumi per L’elisir d’amore di Donizetti al Teatro dell’Opera di Roma, itinerante all’Opera di Parigi, a Losanna, Liegi e Metz, le scenografie e i costumi del Don Chisciotte di Paisiello per il Teatro dell’Opera di Roma.

Nel ’96 Ugo Nespolo assume la direzione artistica della Richard-Ginori. Nel 1991 e nel 2009 Nespolo ha realizzato il palio della Giostra della Quintana di Foligno, nel 1998 quello per l’edizione di agosto del Torneo cavalleresco della Quintana di Ascoli Piceno, nel 2000 i due stendali per il Palio di Asti e nel il drappellone del Palio di Siena. Inizia il ’98 con la realizzazione del monumento “Lavorare, Lavorare, Lavorare, preferisco il rumore del mare” per la città di San Benedetto del Tronto e si avvia la collaborazione con la storica vetreria d’arte Barovier & Toso di Murano per la quale Nespolo crea una serie di opere da esporre a Palazzo Ducale di Venezia per “Aperto vetro“, (Esposizione Internazionale del Vetro Contemporaneo).

Nel 2003 gli organizzatori del Giro d’Italia gli affidano la creazione della maglia rosa e del poster ufficiale, e nel 2005 a Torino ha creato per GTT delle opere tematiche nelle stazioni della Metropolitana e per l’esterno del centro commerciale di via Livorno.

Nel 2007, firmò scene e costumi per l’opera Madama Butterfly che inaugurò il 20 luglio la 53ª stagione del Festival Puccini di Torre del Lago Puccini. L’anno successivo ha curato “Nespolo legge Dante“, un trittico a tiratura limitata commissionatogli dalla De Agostini di Novara per la lettura della Divina Commedia attraverso l’arte figurativa. Seguono la mostra personale realizzata a New York dalla Walter Wickiser Gallery, e la antologica al Museo del Cinema. Partecipò inoltre alla mostra “Italics: Arte Italiana tra tradizione e rivoluzione, 1968-2008” con due opere, su invito della Direzione di palazzo Grassi a Venezia.

Nel 2006 la città di Asiago realizza la rassegna “Omaggio a Piero Cerato e Ugo Nespolo”, con oltre 50 opere dei due artisti a confronto.

Nel 2009 presso il Museo del Territorio Biellese venne allestita la mostra antologica Nespolo, ritorno a casa, alla quale seguono altre retrospettive: alla Galleria Canci di Lerici allestisce una mostra personale, al Museo Nazionale del Bargello di Firenze (2010), a Palazzo Trinci a Foligno (Nespolo. Ipotesi Antologica, 2010), al Museo d’Arte Contemporanea Casa del Console di Calice Ligure, alla Galleria dell’Accademia Albertina di Torino (2010), al Museo Campari di Sesto San Giovanni, e in numerose altre gallerie pubbliche e private.

Ha collaborato inoltre col marchio Brooksfield per un intervento stilistico biennale nelle collezioni e nella comunicazione (2009-2010). Nel 2010 è divenuto socio onorario del movimento artistico letterario di Torino. Nel marzo 2012 riceve la cittadinanza onoraria della città di Santhià, nella quale ha trascorso la fanciullezza e l’adolescenza e dove ha compiuto i primi esperimenti pittorici.

Numerose sono le collaborazioni per la creazione di campagne pubblicitarie: tra le tante con Campari, Piaggio e Caffarel.

Si ritrova la presenza di Nespolo per Expo 2015 in sei stazioni ferroviarie tra Torino Porta Susa e Rho Fiera. Modello di riqualificazione delle stazioni ove l’artista propone cartellonistica, totem personalizzati e vetrofanie della provincia italiana. Sempre nel 2015 ad ottobre Nespolo è presente alla Tate Modern di Londra al dibattito che segue la proiezione del suo film “Buongiorno Michelangelo” all’interno del programma “Arte Povera was Pop: Artists’ and experimental cinema in Italy 1960s-70s”; a maggio 2016 al Guggenheim di Venezia per “If Arte Povera Was Pop” e successivamente al Centre Pompidou di Parigi alla Tavola rotonda “Arte Povera Hier et Aujourd’hui (9 e 10 giugno 2016).

Nel 2016 ha aderito al Manifesto “Corporate Art” di Luca Desiata insieme ad Alexander Ponomarev, Fernando De Filippi e altri artisti.

Con la mostra dedicata ad Ugo Nespolo, dal titolo Il trionfo dei libri, (dal 19 aprile al 25 maggio 2018) la Biblioteca Nazionale Centrale di Firenze rende omaggio ad un artista presente nelle sue collezioni. L’esposizione raccoglie lavori realizzati in più di quarant’anni di attività che trovano la loro giusta cornice nell’Istituto che, più di ogni altro, testimonia gli infiniti aspetti della cultura del nostro paese.

Ugo Nespolo vive e lavora ancora oggi a Torino.

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